Tasse

Caratteristica peculiare dell’ateneo ticinese, che ancora oggi lo distingue dalle altre nove università cantonali e dai due politecnici federali, l’USI ha sempre avuto tasse di iscrizione sensibilmente più alte della media svizzera (all’epoca inferiore ai 1’000 franchi all’anno). L’idea nacque assai presto, in occasione del confronto pubblico che rilanciò il dibattito nei primi anni Novanta: nel 1990 Giuliano Bignasca proponeva sul «Mattino della Domenica» 9'500 franchi all’anno, mentre il progetto Mésoniat-Balestra (1992-93) fissò la barra a 4’000 per gli svizzeri e il doppio per gli stranieri, soluzione che sarebbe poi stata accolta. La proposta fu fatta propria sia dal Dipartimento Istruzione e Cultura di Giuseppe Buffi che dalla Fondazione per le Facoltà di Lugano, nella convinzione che un’importante partecipazione finanziaria degli studenti al loro percorso formativo avrebbe contribuito a responsabilizzarli, permettendo di rimando al progetto ticinese di garantirsi un’entrata sicura (stimata nel 1994 tra il 15 e il 40%) e nel contempo di contenere il numero degli studenti stranieri, soprattutto italiani, che avrebbe potuto essere anche molto elevato date le condizioni di sovraffollamento degli atenei lombardi. La misura dovette superare alcuni ostacoli, sia in sede politica che studentesca – nel gennaio del 2001 una petizione promossa dall’Associazione “IntrUSI” raccolse oltre 500 firme – ma non fu mai modificata, anche perché nelle intenzioni non fu mai concepita come antisociale. Come ebbe occasione di ribadire il capo dell’Ufficio cantonale degli studi universitari Mauro Martinoni: «va capito il limite dell’attuale regime di quasi gratuità: siccome le università sono ancora frequentate in misura importante dalle classi superiori, finisce che il loro studio viene in buona misura finanziato dalle classi meno abbienti, che di questa risorsa beneficiano in misura minore» («Opinione Liberale», 20 ottobre 1994). Un efficiente sistema di borse di studio, pubbliche e private, ha saputo contenere il problema entro limiti accettabili dai più.